top of page

10 Cose Che Avrei Voluto Sapere Prima Di Diventare Genitore (+1)

mar 7

8 minuti di lettura

0

16

0


diventare genitore

"Ci sono solo due lasciti inesauribili che possiamo sperare di trasmettere ai nostri figli: uno sono le radici, l’altro sono le ali." – Hodding Carter


Caro Genitore,


Avere dei figli è un viaggio che nessun libro o corso può davvero prepararti ad affrontare fino in fondo. È un'esperienza che cambia tutto: il tuo tempo, le tue priorità, il tuo modo di vedere il mondo.


Quando sono diventata mamma, mi sono resa conto di quante cose avrei voluto sapere prima di diventare genitore. Avrei voluto che, con sincerità e dolcezza, qualcuno mi parlasse del senso di solitudine, dell’inadeguatezza, del non sentirsi (quasi) mai abbastanza, che prendersi cura non è solo un atto pratico, che esserci non è solo la presenza di un corpo.


Non perché questo avrebbe reso il percorso più facile, ma perché mi avrebbe permesso di viverlo con più leggerezza e consapevolezza. Di farmi sentire meno sbagliata, meno diversa.


Quindi oggi voglio condividere con te le mie 10 Cose Che Avrei Voluto Sapere Prima Di Diventare Genitore, +1 che ho capito col tempo essere la più difficile e la più rivoluzionaria.



1️⃣ Imparerai più tu da tuə figliə di quanto pensavi di dover insegnare


Siamo abituatə a pensare che il genitore sia colui che insegna, guida, educa. Che sia il punto di riferimento, la bussola, la voce dell’esperienza. L’adulto che sa, che protegge, che mostra la strada giusta.

Cresciamo con l’idea che il nostro compito sia quello di trasmettere ai nostri figli tutto ciò che abbiamo imparato, affinché possano affrontare il mondo con maggiore sicurezza.


Ma se ci fermassimo a osservare con attenzione, scopriremmo che spesso sono loro a mostrarci la via.

Nei loro occhi brillano la curiosità e la capacità di stupirsi di fronte alle piccole cose. Nei loro gesti spontanei e autentici c’è una lezione sulla libertà di essere sé stessə, senza la paura del giudizio. Nel loro modo di vivere il presente, senza il peso del passato o l’ansia del futuro, c’è un invito a rallentare, a sentire davvero, a essere qui e ora.


➡️ Sei apertə a lasciarti trasformare da tuo figlio?



2️⃣ La stanchezza sembrerà insopportabile, ma dopo un po’ non la ricorderai quasi più.


Ci saranno momenti in cui la stanchezza ti travolgerà come un’onda gigante: notti insonni che sembrano non finire mai, giornate che si susseguono senza tregua, la sensazione di non avere mai abbastanza tempo, né per te né per tutto ciò che devi fare.


Ti sembrerà di essere dentro un vortice, sempre in corsa, sempre un passo indietro rispetto a ciò che vorresti.


I giorni si trascineranno lenti, tra richieste incessanti, crisi, routine e quella costante necessità di essere presente. Ma poi, quasi senza accorgertene, gli anni voleranno via. E ti renderai conto che quella fatica che ora ti sembra eterna sarà solo un’ombra sbiadita.


➡️ Cosa cambierebbe se ti concedessi più riposo?



3️⃣ Non potrai prenderti cura di lui/lei senza esserti presə cura di te.


Ti hanno mai detto che "non si può versare da una brocca vuota"?

Essere genitori significa esserci con amore, equilibrio e autenticità. Ma vuol dire anche aprire le porte ai nostri figli per ciò che siamo, comprese le crepe e quei pezzi rotti che cerchiamo di ignorare, ma che fanno parte di noi.


Serve nutrire noi stessə. Non solo fisicamente, con il riposo, il movimento e la cura quotidiana, ma occuparci del nostro sentire, del nostro bambino interiore, del nostro passato, i nostri schemi interiori, a volte lenti o arrugginiti.


Essere un adulto realizzato non significa essere perfetto, ma avere il coraggio di guardarsi dentro, di riconoscere i propri bisogni e di onorarli. È permettersi di essere fragili senza sentirsi inadeguati, è scegliere di coltivare la propria crescita sapendo che ogni passo verso di sé è anche un passo verso il proprio bambino.

(Ps. la mia parola dell’anno è cura. Qual è la tua?)


➡️ Cosa puoi fare oggi per te stessə?


[Ne ho parlato anche qui👉: Ti senti sopraffattə?]



4️⃣ A volte ti sentirai completamente solə, anche in mezzo agli altri.


Essere genitore è meraviglioso, ma spesso anche incredibilmente solitario. Nessuno ti racconta davvero quanto possa essere intenso quel senso di isolamento che, a volte, si insinua tra le pieghe delle giornate.


Anche se sei circondatə da persone, potresti sentire che nessuno comprende fino in fondo ciò che stai vivendo. Quelle fatiche invisibili, i dubbi che sembrano non avere risposte, il desiderio di fare sempre meglio, ma anche la paura di non essere abbastanza.


Ci saranno momenti in cui guarderai attorno e ti chiederai se qualcun altrə provi le stesse cose. Se anche loro si sentano sopraffattə, confusə, stanchə. 


➡️ A chi puoi rivolgerti quando hai bisogno di supporto?



5️⃣ Le aspettative rischieranno di rovinare il vostro rapporto.


Tutti abbiamo sogni per i nostri figli. Immaginiamo il loro futuro, desideriamo per loro felicità, successo, serenità. Spesso, senza rendercene conto, proiettiamo su di loro i nostri desideri, le nostre paure, le nostre insicurezze. Vorremmo che evitassero i nostri stessi errori, che scegliessero le strade che noi non abbiamo avuto il coraggio di percorrere, che fossero in un certo modo per sentirci, a nostra volta, più sicurə, più rassicurati.


E non solo quando pensiamo al loro futuro, ma anche nella quotidianità. Ci aspettiamo che siano sempre educati, tranquilli, che ascoltino senza discutere, che facciano le cose nel modo in cui le farebbe un adulto. Che si adattino ai nostri ritmi, che rispondano alle nostre aspettative senza capricci, senza esitazioni.


Ma ogni bambino ha il suo tempo, la sua natura, il suo modo di stare al mondo.

Se impariamo a lasciare andare le aspettative – sia quelle grandi che quelle quotidiane – possiamo finalmente vedere chi sono davvero, e non chi vorremmo che fossero.


➡️ Quali aspettative puoi lasciare andare per vivere più serenamente?



6️⃣ Non sempre amerai fare il genitore.


Ci saranno momenti in cui rimpiangerai la leggerezza di una vita senza orari scanditi da qualcun altrə, senza notti interrotte, senza il costante bisogno di essere disponibile. Ci saranno volte in cui potresti sentirti in trappola, soffocare dentro un ruolo che, seppur meraviglioso, a volte diventa totalizzante.


E sai una cosa? Va bene così. Non significa che non ami tuə figli. Non significa che sei un cattivo genitore. Significa solo che sei umano. Che, come ogni essere umano, hai bisogno di spazio, di respiro, di momenti in cui non sei solo mamma o papà, ma anche persona.


➡️ Come puoi accogliere questi momenti senza lasciarti sopraffare dal senso di colpa?



7️⃣ Ogni cosa che dirai diventerà la sua voce interiore.


Le parole che usiamo con i nostri figli non sono solo parole: diventano il loro dialogo interno, la voce che li accompagnerà per tutta la vita.

 

Se li critichiamo, impareranno a dubitare di sé stessə, a mettere in discussione il loro valore, a sentirsi mai abbastanza. Se ridicolizziamo i loro errori, cresceranno con la paura di sbagliare. Se li facciamo sentire incapaci, inizieranno a credere di esserlo davvero.


Ma se li incoraggiamo, impareranno a credere nelle loro capacità. Se riconosciamo i loro sforzi anziché solo i risultati, capiranno che il valore non sta nella perfezione, ma nel percorso. Se li ascoltiamo con rispetto, sapranno che la loro voce conta. Se li accogliamo con gentilezza anche nei momenti di difficoltà, impareranno a trattarsi con la stessa dolcezza.


Le nostre parole diventano il loro riflesso. Non possiamo controllare tutto ciò che il mondo dirà loro, ma possiamo offrire una base sicura su cui costruire la loro fiducia in se.


➡️ Come puoi rendere il tuo linguaggio più amorevole e incoraggiante?



8️⃣ Non dovrai risolvere i suoi problemi, solo i tuoi.


Ogni genitore vorrebbe proteggere il proprio figlio dalle difficoltà. È un istinto potente, quello di intervenire, risolvere, evitare loro qualsiasi sofferenza.

Ma la verità è che non possiamo (e non dobbiamo) risolvere tutto per loro. Perché così facendo, rischiamo di privarli della possibilità di sviluppare resilienza, fiducia in sé stessə e la capacità di affrontare la vita con le proprie risorse. La nostra missione non è quella di sostituirci a loro nelle sfide, ma di accompagnarli mentre imparano a superarle.


E forse, più che occuparci dei loro problemi, dovremmo iniziare a occuparci dei nostri.


Perché spesso, il nostro bisogno di intervenire nasce da qualcosa dentro di noi. Dalla nostra difficoltà a tollerare la loro frustrazione, perché ci ricorda la nostra. Dalla paura che possano soffrire, perché magari nessuno ci ha insegnato a stare nel dolore senza sentirci sopraffattə.


Quante volte ci preoccupiamo di come reagiscono i nostri figli, invece di chiederci perché certe loro emozioni scatenano così tanto in noi? Quante volte ci affrettiamo a dare risposte e soluzioni, invece di fermarci a guardare cosa succede dentro di noi quando li vediamo in difficoltà?


Lasciare che affrontino le loro sfide non significa abbandonarli, ma credere nella loro capacità di farcela. E occuparci di noi stessə, del nostro mondo interiore, delle nostre paure irrisolte, è il più grande regalo che possiamo fare a loro e a noi. Perché solo un genitore che sa stare nelle proprie emozioni, può davvero insegnare a un figlio a stare nelle proprie.


➡️ Come puoi sostenere tuo figlio senza intervenire al posto suo?



9️⃣ Non importa quanto studierai o leggerai, imparerai molto di più dai tuoi errori.


Informarsi è fondamentale. Leggere libri, ascoltare esperti, confrontarsi con altri genitori può darti strumenti preziosi, offrirti nuove prospettive, aiutarti a comprendere meglio i bisogni di tuə figli. Ma nessuna teoria, nessuna guida, nessun consiglio potrà mai sostituire l’esperienza diretta.


Perché la genitorialità non è un concetto astratto, è qualcosa che si vive ogni giorno, in ogni piccolo gesto, in ogni decisione, in ogni istante di relazione. E in questo percorso, inevitabilmente, sbaglierai.


Perché il miglior insegnamento che puoi dare a tuə figli non è l’infallibilità, ma il coraggio di evolvere, di mettersi in discussione, di crescere insieme.


➡️ Cosa hai imparato dall'ultimo errore che hai fatto?


[Guarda il reel 👉qui]



🔟 Puoi controllare solo te stessə.


Non puoi controllare le emozioni di tuo figlio, le sue reazioni, il suo carattere. Non puoi decidere per lui quando smettere di piangere, quando gioire, quando sentirsi frustrato o arrabbiato. Non puoi forzarlo a reagire come vorresti, né proteggerlo da ogni esperienza che potrebbe farlo soffrire.

E questo, a volte, fa paura. 


Ma la verità è che non siamo qui per controllare i nostri figli, siamo qui per accompagnarli.

Quello che invece puoi fare è lavorare su di te. Sulla tua pazienza, sulla tua capacità di stare accanto a loro anche quando le emozioni si fanno intense. Puoi osservare le tue reazioni, chiederti cosa si attiva dentro di te quando tuo figlio esplode in un pianto inconsolabile o si oppone con tutta la sua forza. Puoi scegliere le tue risposte.


➡️ Quale aspetto di te stessə vuoi coltivare? E quale mantra può aiutarti a farlo?


[Ne ho parlato anche qui👉: SOS CRISI EMOTIVE]




+1

Realizza i tuoi sogni e gli mostrerai tutto quello che deve sapere della vita.


I bambini imparano più da ciò che facciamo che da ciò che diciamo. Possiamo ripetere loro mille volte quanto sia importante credere nei propri sogni, essere determinati, non arrendersi… ma se non ci vedono farlo, quelle parole resteranno vuote.


Se vuoi che credano nei loro sogni, fai vedere loro cosa significa inseguire i propri. Mostra loro cosa significa desiderare qualcosa con tutto il cuore e lavorare per ottenerlo. Ma non solo quando è facile, non solo quando tutto fila liscio. Mostra loro la paura, i dubbi, le difficoltà. Mostra loro i momenti in cui vorresti mollare, quelli in cui non sei sicurə di farcela. Insegna loro che non esiste un cammino senza ostacoli, che la paura non è un segnale di fallimento, ma una compagna di viaggio quando ci si spinge fuori dalla propria zona di comfort.

Mostra loro le piccole vittorie, gli alti e bassi, la determinazione di andare avanti anche quando il risultato non è immediato. Mostra loro che la strada verso la realizzazione non è lineare, ma fatta di tentativi, errori e aggiustamenti. Che non esiste successo senza fatica, né crescita senza inciampi.

Se vuoi che credano nei loro sogni, fai vedere loro cosa significa avere il coraggio di inseguire i propri. Perché più delle parole, saranno i tuoi passi a guidarli.


➡️ Stai vivendo la vita che vorresti trasmettere a tuo figlio?



 

Prima di salutarci...


Eccoci arrivati alla fine, Carə Genitore, e come avrai capito, essere genitori non significa avere tutte le risposte. Significa essere presentə, imparare ogni giorno, e camminare accanto ai nostri figli in un viaggio di crescita reciproca.

.

.

.

A presto.

Silvia.


 

Vieni a scoprire il nuovo servizio "3600"

3600



 


mar 7

8 minuti di lettura

0

16

0

Commenti

Share Your ThoughtsBe the first to write a comment.
bottom of page