
💻 Settimana scorsa ho partecipato al webinar di @veronica.remordina.
Tra le tantissime cose interessanti che ha detto, ce n'è stata una che mi ha colpito e mi ha fatto riflettere.
😅 Forse a qualcuno verrà da dire "va beh, hai scoperto l'acqua calda!"
Però ancora una volta le parole tornano protagoniste dei miei pensieri:
la differenza tra COSA e PERCHE' quando poniamo una domanda.
⚖️Quando usiamo "PERCHE'......?", il sottofondo è quello del giudizio, in modo più o meno esplicito accusiamo l'altro o l'altra di qualcosa, ci prepariamo all'attacco.
E la naturale conseguenza di quando ci si sente spalle al muro è: combatti o fuggi.
Quale che sia la scelta tra le due, non sarà una vittoria sul piano della relazione.
👐Quando invece usiamo "COSA....?" beh, qui è tutta un'altra storia.
C'è apertura, dialogo, accoglimento, l'intenzione a trovare una soluzione.
Se siamo al parco e la compagna di giochi di nostro foglio si fa male.
Invece di dire: "PERCHE' Martina sta piangendo?".
Potremmo dire: "COSA è successo a Martina?"
A casa invece di dire: "Perchè sono tutti in disordine i tuoi giochi?!
Potremmo dire: "Cosa puoi fare per tenere in ordine i tuoi giochi?"
🌱Nel rimodulare la frase, e chiedendo COSA al posto di PERCHÉ, passiamo dal giudizio alla curiosità, dal processo all'ascolto, dall'accusa alla soluzione.
Lo scopo diventa quindi creare ponti, non costruire muri.