
Educazione Evolutiva: 3 pilastri che fanno la differenza
feb 28
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“Non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere: si insegna e si può insegnare solo quello che si è.” JEAN LÉON JAURÈS
Caro Genitore,
Quante volte ti sei chiestə: "Ma perché miə figliə fa così?"
Parlo di quelle volte in cui ti ritrovi a fissare un esserino urlante, disperatə perché hai osato tagliare la sua banana nel modo sbagliato, o perché non gli hai permesso di infilarsi i pantaloni al contrario. O ancora, perché hai premuto tu il bottone dell’ascensore e lui voleva farlo da solə.
Oppure penso a quando, dopo mille tentativi, eri finalmente riuscitə a convincerlə a seguire i passaggi della routine serale… o quando avevate trovato il ritmo giusto per mangiare le verdure a cena. E proprio quando iniziavi a tirare un sospiro di sollievo, ecco che la strategia smette di funzionare da un giorno all’altro.
Ma ci sono anche quei momenti in cui, guardandoti allo specchio, riconosci te stessə in tuə figliə: nel suo modo di essere pacatə e mai prevaricante, mentre tu vorresti vederlə più dinamicə; nel suo modo di arrabbiarsi, mentre speravi che riuscisse a gestire l’emozione con calma; nel suo modo di non mostrare entusiasmo per qualcosa, anche se sai che la desiderava profondamente.
E ti chiedi: ma perché?!
🚀 Oggi voglio parlarti dell'educazione evolutiva.
Ho scelto di chiamarla così perché l’evoluzione è il fil rouge che attraversa tutti e tre i suoi pilastri fondamentali. Evoluzione significa crescita, cambiamento e adattamento costante, sia per te come genitore, sia per tuə figliə.
L’educazione evolutiva si basa sull’idea che non esiste un metodo rigido e universale, ma un percorso in continua trasformazione, capace di rispondere ai bisogni profondi di ogni bambinə e di ogni famiglia. Non si tratta di applicare regole fisse, ma di comprendere i processi emotivi, relazionali e cognitivi che guidano il comportamento dei bambinə, permettendo così di accompagnarlə nel loro sviluppo con consapevolezza, empatia e rispetto.
Perché se c’è una cosa certa nel percorso genitoriale, è che nulla resta mai uguale. Ma possiamo imparare a evolverci, insieme.
🔍 Quando parlo di Educazione Evolutiva mi riferisco a:
1️⃣ C’è sempre una spiegazione evolutiva al comportamento del bambino
2️⃣ La genitorialità evolve mentre evolve il bambino
3️⃣ Non esiste evoluzione genitoriale senza evoluzione personale
Quindi, Caro Genitore, se a volte ti senti persə, frustratə o semplicemente esaustə… se ti capita di non capire tuə figliə, ma nemmeno te stessə… se hai valori importanti che desideri trasmettergli, ma non sai ancora come farlo, sappi che sei nel posto giusto!
Ora andiamo ad approfondire questi tre pilastri e scopriamo insieme come possono trasformare il tuo modo di essere genitore. 🚀
1. Educazione Evolutiva: C’è sempre una spiegazione evolutiva al comportamento del bambino 🧠
C'è un segreto che voglio svelarti… Anche se tu e tuə figliə sembrate uguali – due occhi, due orecchie, una bocca – il suo cervello non è una versione in miniatura del tuo!
Questa è la prima, grande (e apparentemente scontata) rivelazione da conoscere per entrare davvero in relazione con lui, lei o loro.
Torniamo al cervello: il suo è un cantiere aperto, con operai che lavorano a ritmi serrati tutto il giorno.
Ogni reazione, ogni scoppio di rabbia, ogni “no” urlato con ferocia ha un motivo. Così come il bisogno di muoversi in continuazione, il trascorrere minuti e minuti a guardare le formichine sul marciapiede, la richiesta di rileggere lo stesso libro ancora e ancora.
Anche il chiedere qualcosa da mangiare, fare due bocconi e dichiararsi saziə, oppure al contrario, trascorrere ore senza toccare cibo e non sentire comunque fame, ma anche dire che non ha male e poi cambiare idea dopo dieci nanosecondi... Tutto ha un perché.
Magari non lo vedi subito, magari ti sembra illogico e surreale. Ma nel suo mondo ha un senso.
I bambini impiegano anni per sviluppare completamente la loro capacità di autoregolazione emotiva. Ciò che a noi potrebbe sembrare un “capriccio” è, in realtà, una vera e propria crisi: un bisogno insoddisfatto, una frustrazione che non sanno ancora gestire, un'emozione troppo grande da contenere.
👉[Puoi leggere un approfondimento qui].
📈 DOMANDA PER TE
Se smettessi di vederlo come un problema, cosa vedrei?
2. Educazione Evolutiva: La genitorialità evolve mentre evolve il bambino 🔄
E qui arriva la seconda rivelazione: mentre tuə figliə cresce e cambia, devi farlo anche tu.
Non puoi affrontare un neonato con lo stesso approccio che useresti con unə quattrennə. E quello che funzionava perfettamente con unə quattrennə potrebbe funzionare oggi e, stasera, non più.
Noi adultə ci affezioniamo alle nostre strategie, ai metodi che “hanno sempre funzionato”. Ma tuə figliə è in continua evoluzione. E la tua genitorialità deve seguirlo.
L’errore più comune è pensare che esista una formula magica, un metodo infallibile valido per sempre. La realtà è che la genitorialità è un’arte in continua trasformazione. Adattarsi significa non solo accettare il cambiamento, ma anche saperlo abbracciare.
Prova a immaginarti come un albero: se non ti pieghi al vento del cambiamento, rischi di spezzarti. Non adattarti ai suoi cambiamenti fisiologici e di crescita può portarti a sentirti frustratə e incapace.
Tuə figliə una volta amava le coccole e ora le rifiuta? Non prenderla sul personale! Il bisogno di vicinanza non sparisce, cambia forma. Magari ora preferisce passare del tempo con te giocando, facendo una passeggiata o semplicemente chiacchierando. Sta a te scoprirlo e adattarti al suo modo di stare in relazione.
📌 DOMANDA PER TE:
Qual è una strategia educativa che funzionava con tuə figliə e che ora non funziona più?Come potresti adattarla alla sua nuova fase di crescita? Oppure… è arrivato il momento di lasciarla andare?
3. Educazione Evolutiva: Non esiste evoluzione genitoriale senza evoluzione personale 🚀
Ed eccoci al terzo pilastro, forse il più scomodo: se vuoi evolvere come genitore, devi evolvere come persona.
Eh sì, non ci si scappa. Significa mettersi in discussione, imparare a guardarsi dentro, accettare i propri limiti. Significa avere il coraggio di chiedersi: Sto davvero reagendo a ciò che sta accadendo ora o sto rispondendo a qualcosa che mi porto dentro da tempo?
Perché la verità è che, spesso, non sono i nostri figli a metterci alla prova... siamo noi stessi!
La genitorialità è come un grande specchio che riflette le nostre paure, le nostre insicurezze e i nostri irrisolti. È una lente d’ingrandimento su ciò che, forse, non avevamo mai voluto guardare da vicino.
Hai mai notato come certi comportamenti di tuə figliə ti scatenano reazioni sproporzionate?Magari ti irrita quando non ascolta, quando fa mille richieste senza sosta, quando si oppone a ogni tua richiesta. Ma fermati un attimo: è davvero il suo comportamento il problema?
Forse, quel senso di frustrazione che senti arriva da lontano. Forse, il suo non ascoltarti risveglia in te la sensazione di non essere vistə, un vecchio schema che ti porti dietro dall’infanzia. Forse, il suo bisogno incessante di attenzione risuona con una parte di te che, da piccolə, avrebbe voluto sentirsi più considerata.
Ecco perché la crescita di un bambinə è sempre, inevitabilmente, anche la crescita di chi lo accompagna. Perché educare non è solo “insegnare”: è scoprire, comprendere, trasformare. E tutto parte da dentro di noi.
📍 DOMANDA PER TE:
Cosa potrebbe insegnarti su di te questa reazione?
Possiamo spiegare mille volte l'importanza della calma, del rispetto, dell'ascolto... ma se nel quotidiano rispondiamo con impazienza, interrompiamo, alziamo la voce, il messaggio che arriverà sarà un altro.
Possiamo insegnare solo ciò che siamo. Se vogliamo che tuə figliə impari a gestire le emozioni, dobbiamo essere i primi a mostrare come si fa. Se vogliamo che sviluppi empatia, dobbiamo trattarlə con empatia. Se vogliamo che impari ad ascoltare, dobbiamo per primi ascoltarlo davvero.
Questo significa che la nostra crescita personale è parte integrante della genitorialità. Ogni volta che scegliamo di fermarci prima di reagire d’istinto, ogni volta che lavoriamo su un nostro schema, ogni volta che ci prendiamo cura delle nostre emozioni, stiamo non solo facendo qualcosa per noi, ma stiamo anche creando un modello per chi ci guarda.
Perché, alla fine, i bambini non diventano ciò che diciamo loro di essere. Diventano ciò che vedono in noi.
📌 DOMANDA PER TE:
Quale valore o qualità vorresti trasmettere a tuə figliə? 💡
Prima di salutarci...
Eccoci arrivati alla fine, Carə Genitore, e come avrai capito, il cambiamento è inevitabile, possiamo solo scegliere come cambiare.
Abbiamo visto tre pilastri fondamentali:
1️⃣ Dietro ogni comportamento c’è una motivazione – se impariamo a leggere oltre l’azione, possiamo rispondere con empatia invece di reagire con frustrazione.
2️⃣ La genitorialità è un processo in continua evoluzione – ciò che funzionava ieri potrebbe non funzionare oggi, e il nostro compito è adattarci e crescere insieme a loro.
3️⃣ Possiamo insegnare solo ciò che siamo – i bambini non apprendono dalle parole, ma dall’esempio che offriamo ogni giorno.
E allora, qual è il punto di partenza? Guardarsi dentro. Osservare i comportamenti di tuə figliə con occhi nuovi, accogliere i suoi bisogni, ma anche riconoscere i nostri. Perché quando cambiamo il nostro sguardo, cambia anche la relazione.
Se desideri evolvere come genitore, se desideri trovare i tuoi strumenti e le tue risorse per attraversare anche questi momenti di difficoltà, per capire cosa ci sta dietro ai bisogni di tuə figliə, capire come lavorare su te stessə per trasmettergli i valori in cui credi ed essere un esempio o hai bisongo di mettere il focus su nuove modalià relazionali possiamo farlo insieme attraverso il percorso Evolution Parents. Trovi tutto qui.
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A presto.
Silvia.
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