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Frustrazione nei Bambini: Riflessioni e Strumenti per Genitori Evolutivi

10 nov 2024

6 minuti di lettura

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frustrazione bambini

La Frustrazione: Un'Opportunità di Crescita per i Bambini


Quanto è importante insegnare a gestire la frustrazione ai nostri figli? Moltissimo.

Ma lo stiamo facendo davvero? La risposta, se siamo onesti con noi stessə, è che a volte non ci riusciamo.

Non è facile, specialmente quando siamo stanchə e abbiamo poco tempo o energia per gestire (anche) le emozioni dei nostri bambini.

Eppure, saper tollerare la frustrazione è una competenza fondamentale: recenti studi dimostrano che aiuta persino a prevenire problemi come la depressione.


Quando esponiamo i bambini a piccole frustrazioni quotidiane, offriamo loro l’opportunità di allenarsi e rafforzare questa capacità. Come la pazienza, la fiducia in sé, la gentilezza e la capacità di stare in un conflitto, anche la tolleranza alla frustrazione è un’abilità da acquisire e da esercitare.

Ma ultimamente, questa “palestra” emotiva sembra sempre meno frequentata.


Quando parliamo di frustrazione e di pazienza, parliamo di due facce della stessa medaglia.

Oggi, i momenti di attesa e di pazienza si stanno rarefacendo: non c'è più bisogno di aspettare la fine della pubblicità, né di aspettare che arrivi il nostro programma preferito a un orario fisso. Giochi e app sono sempre disponibili, possiamo avere cibo e snack in ogni momento e persino ordinare un regalo e riceverlo il giorno dopo. Tutto è a portata di mano.


Eppure, questa facilità ha un prezzo: non insegna ai bambini ad allenare la pazienza. Così si riduce quella capacità che si sviluppa nell’attendere una risposta, aspettare il proprio turno, tollerare un rifiuto o esprimere un desiderio e imparare ad aspettare mesi prima di vederlo realizzato.


Un effetto della soddisfazione immediata è che rischiamo di impedire ai bambini di apprezzare ciò che già possiedono. È come se la felicità dipendesse sempre da qualcosa di nuovo, da un oggetto esterno che possono toccare e possedere, piuttosto che dal valorizzare ciò che è già nella loro vita.

Questa continua ricerca di novità può limitare la loro capacità di usare la creatività e l’immaginazione per trovare stimoli e piacere in ciò che hanno. Se li aiutassimo a scoprire nuove possibilità nelle cose che possiedono già, potrebbero costruire un rapporto più profondo e gratificante con ciò che li circonda e imparare che la gioia può nascere non solo dagli acquisti, ma da un senso di appagamento che viene dall'interno.


Accogliere e comprendere i bisogni dei nostri bambini è fondamentale, ma non significa che ogni bisogno debba essere soddisfatto immediatamente e in ogni circostanza. Questa attesa insegna loro a convivere con i limiti, con le priorità, con la gestione del tempo e a comprendere che non tutto accade subito.

La vita è piena di piccole e grandi sfide, di frustrazioni inevitabili. Non si tratta di provocare apposta sofferenza o insoddisfazione, ma di non proteggerli da ogni piccola difficoltà, mettendoli così nella condizione di imparare a gestirle.


Spesso, il nostro intervento nel ridurre le loro frustrazioni ha anche un fine egoistico: evitiamo loro una sofferenza o frustrazione perché noi stessə non abbiamo voglia, tempo o energia per accogliere le possibili crisi (=capricci) che arriveranno.

Capita a tuttə, ed è umano.

Potremmo cercare una soluzione rapida per tranquillizzarli subito, come soddisfare una richiesta immediatamente, utilizzare una piccola bugia, come dire che il negozio è chiuso perché non vogliamo comprare qualcosa, o persino coinvolgere altri affinché dicano o non dicano qualcosa per evitare la delusione legata alla nostra scelta.

Ma fuggire queste situazioni non aiuta i nostri figli a diventare resilienti. Anzi, li priva di una possibilità di crescita: un giorno potrebbero trovarsi ad affrontare frustrazioni più grandi, senza però sapere come gestirle.


Come Insegnare a Tollerare la Frustrazione?


Innanzitutto, non evitandola. Lasciamo che i nostri bambini vivano la frustrazione, la sperimentino, la attraversino, la assaporino. Com’è questa sensazione? È amara, aspra, pungente?

Possiamo aiutarli a esplorare questa emozione ponendo domande che stimolino la riflessione: “Come ti fa sentire? Come potresti incanalarla in qualcosa di positivo?”


Stando loro accanto in questi momenti difficili, li aiutiamo a dare un nome e un significato a ciò che provano. La nostra presenza, le parole di empatia e comprensione, trasmettono che quell’emozione è normale e che siamo lì per loro: questo li aiuta ad attraversare la frustrazione e a sentirsi compresi, sviluppando gli strumenti per gestirla in modo costruttivo.


Un'altra opportunità per insegnare la tolleranza alla frustrazione è mostrare loro come affrontiamo noi stessi le piccole frustrazioni quotidiane. Cosa facciamo quando non possiamo ottenere subito ciò che desideriamo? Come reagiamo quando dobbiamo aspettare o fare la fila? Come gestiamo il nostro corpo e le nostre emozioni quando siamo costretti a fermarci? Il nostro esempio è un insegnamento prezioso che li aiuta a comprendere che la frustrazione fa parte della vita, ma può essere affrontata con serenità e pazienza.


La frustrazione come dono prezioso


Insegnare ai nostri bambini a tollerare la frustrazione è un percorso che richiede pazienza, consapevolezza e la volontà di essere presenti anche quando è difficile. Come genitori, non dobbiamo sentirci in colpa se, a volte, abbiamo voglia di prendere la strada più facile. Questo è naturale, umano. Ma ogni volta che scegliamo di stare accanto ai nostri figli nelle loro difficoltà, senza evitare o minimizzare la frustrazione, offriamo loro un dono prezioso.


Permettiamo loro di capire che sono in grado di affrontare i piccoli e grandi ostacoli della vita, che le emozioni scomode non sono qualcosa da cui fuggire, ma qualcosa che si può attraversare e gestire. E in questo modo, li aiutiamo a diventare adulti più sicuri e consapevoli, capaci di trovare la propria felicità anche nelle piccole cose e di affrontare le sfide con resilienza.


Perché, alla fine, è proprio da queste piccole frustrazioni che imparano le lezioni più importanti: la pazienza, il rispetto per sé e per gli altri, e la fiducia nelle proprie capacità. Ed è attraverso queste esperienze che crescono, passo dopo passo, nel loro percorso evolutivo.


Esercizi pratici per frustrazioni costruttive


1. Diario delle Emozioni Condiviso

Dedica qualche minuto ogni sera a un 'diario delle emozioni' insieme a tuə figliə. In questo diario, ognunə di voi può scrivere o disegnare le frustrazioni o le difficoltà vissute durante la giornata. Dopo averle condivise, ponetevi delle domande riflessive: 'Cosa hai provato in quel momento? Cosa avresti voluto fare? Come ti sei sentitə dopo?' Questo esercizio non solo aiuta tuə figliə a dare un nome alle sue emozioni, ma ti permette anche di essere consapevole delle tue e di dare un esempio di gestione emotiva positiva.

2. La Ruota delle Soluzioni

Quando tuə figliə è frustratə, crea insieme una 'Ruota delle Soluzioni' per esplorare possibili modi di gestire quella sensazione. Disegna una ruota divisa in spicchi e scrivi in ciascuno un’idea su come potrebbe affrontare la frustrazione: fare un respiro profondo, parlare di ciò che sente, fare una pausa, contare fino a dieci, disegnare l’emozione. Ogni volta che si sente frustratə, può girare la ruota e scegliere una strategia da provare. Questo esercizio incoraggia la sua autonomia e gli fornisce strumenti pratici.

3. Allenamento alla Pazienza

Scegli un’attività quotidiana che richieda un po' di attesa e trasformala in un'opportunità per esercitare la pazienza insieme. Ad esempio, cucinate qualcosa che richiede tempo (come fare il pane o un dolce) o piantate dei semi e osservate come crescono. Durante l’attesa, parla con tuə figliə di come si sente nel dover aspettare e di quanto sarà soddisfacente il risultato finale. Questo esercizio rafforza la tolleranza alla frustrazione e insegna il valore dell’attesa, facendogli apprezzare il percorso tanto quanto il risultato.


Come Sostenere i Bambini nei Momenti di Frustrazione: 10 Domande Efficaci


  1. Capisco che sei arrabbiatə. Vuoi dirmi cosa ti fa sentire così?

  2. È normale sentirsi frustratə quando le cose non vanno come vorremmo. Facciamo un respiro insieme. Secondo te, cosa potremmo fare per affrontarla?

  3. Cosa ne dici di prendere una piccola pausa? Cosa pensi ti potrebbe aiutare a calmarti?

  4. So che è difficile aspettare, ma a volte anche aspettare fa parte del gioco. Ti ricordi un’altra volta in cui ci sei riuscitə? Raccontamela!

  5. Se ti va, possiamo provare a disegnare come ti senti. Quali colori e forme useresti per spiegarmi questa emozione?

  6. Mi sembra che tu sia molto delusə. Capita anche a me. Vuoi raccontarmi perché ti senti così?

  7. È normale sentirsi infastiditə! Proviamo a fare un respiro e contare fino a dieci insieme. Cosa ti ha infastidito così tanto?

  8. A volte, quando non possiamo avere subito ciò che vogliamo, scopriamo altre cose belle nel frattempo. Vuoi provare? Che cosa di bello noti intorno a te?

  9. Anche a me capita di sentirmi così. Sapere che è normale mi aiuta a stare meglio. A te, cosa potrebbe fare bene?

  10. Va bene non avere sempre tutto sotto controllo. Cosa possiamo fare insieme per stare meglio?



HAI TUTTO CIO' CHE SERVE PER RIUSCIRCI.


A presto

Silvia

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