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SOS Crisi Emotive: Come Aiutare Quando le Emozioni Esplodono

feb 13

8 minuti di lettura

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mamma bambino crisi


🙄Quante volte ti è capitato di trovarti davanti a tuə figliə che piange senza sosta o esplode in una rabbia incontenibile? Forse hai provato di tutto: coccole, parole rassicuranti, ignorare, distrarre… e niente sembra funzionare.


Respira. Fermati un attimo. Non sei solə. È una sfida che moltə genitori affrontano, e, no, non c'è una soluzione "magica".


Ma c’è una buona notizia: non puoi evitare queste situazioni, ma puoi imparare ad attraversarle con maggiore calma e consapevolezza. In questo articolo vedremo alcune strategie utili, comprese modalità che potrebbero sembrarti controintuitive, ma che spesso funzionano meglio delle soluzioni più ovvie.



 

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Cosa succede nella mente di un bambino durante una crisi?


⭐ Quando il pianto o la rabbia esplodono, tuə figliə si trova in uno stato di sovraccarico emotivo: il cervello razionale si "scollega". È come se qualcuno avesse abbassato l’interruttore della logica. Non puoi dirgli "Non è un dramma" o "Calmati", perché per lui o leo, invece, lo è eccome.

In quei momenti, tuə figliə non riesce a “gestire” le sue emozioni, e ogni tentativo di ragionamento da parte tua viene semplicemente ignorato.

So che ripetiamo spesso quanto sia importante usare le parole per esprimere emozioni, sentimenti e sensazioni, ma fare affidamento solo su di esse durante una crisi è come tentare di spegnere un incendio con un cucchiaino d’acqua. In questi momenti, le parole non sono sufficienti.


Ma cosa succede realmente dietro le quinte? Il pianto o la rabbia sono un segnale: un’emozione gigantesca lo sta travolgendo. Potrebbe essere frustrazione, paura, senso di ingiustizia, stanchezza o una combinazione di tutte queste. È importante ricordare che, anche se a noi adulti sembra sproporzionato, per tuə figliə quello è un problema enorme, un vero e proprio "crollo del mondo".


Quindi, cosa fare? Prima di tutto, stai vicino a tuə figliə, senza giudizio.

Non devi “risolvere” il problema, la crisi, l'emozione, perché il tuo compito in quel momento è aiutarlo a sentirsi accolto e compreso.


Inizia con comunicargli la tua presenza:

🌱 "Vedo che sei davvero arrabbiatə, triste ,irritatə, confusə, sono qui con te."

🌱 "So che ora è difficile, ma ce la faremo insieme."


Poche parole (ho detto poche, la metà di quelle che hai in mente :-), ma con un grande potere. Non c’è bisogno di spiegazioni o soluzioni.



 

Empatia: Non si Insegna, si Vive (Ecco Come)

A questo punto prova un esercizio di empatia.

Per farlo, devi davvero calarti nella situazione che sta vivendo tuə figliə.


💡 Immagina il caso in cui si sia rotto il suo gioco preferito o proprio l'ultimo biscotto del sacchetto. 

Prima di dirgli che lo capisci, prova a riflettere: come ti sentiresti se si fosse rotto qualcosa a cui tieni tanto, come un paio di occhiali, una collana o un oggetto speciale?

Cosa provi? Delusione? Demotivazione? Irritazione? Fastidio?

🌟 Proviamo un'altra situazione: tuə figliə ha una crisi perché deve spegnere la TV.

Ora immagina di essere al lavoro e che il tuo capo ti dica di abbandonare un progetto a cui stavi lavorando con entusiasmo. Come ti sentiresti?

Riesci a percepire la delusione? La sensazione di ingiustizia?

📱 Un altro esempio: tuə figliə ha perso un pupazzo o un giochino mentre eravate fuori.

Pensa a come ti sentiresti se avessi perso il tuo cellulare (senti già il panico vero?).

Quali emozioni proveresti? Ansia? Senso di perdita? Frustrazione?


Per quanto a noi adulti possano sembrare cose insignificanti, per i nostri figli queste situazioni sono vere e proprie sfide, esattamente come lo sono i problemi che affrontiamo nella nostra vita quotidiana.

Riconoscere questo parallelismo ti aiuta a validare le loro emozioni, senza giudicarle.

Per loro, quel giocattolo rotto o quella TV spenta rappresentano momenti critici, e hanno bisogno di sentirsi compresi proprio come noi vorremmo esserlo in situazioni simili.



 

Approfondimento: la piramide dei bisogni di Maslow


Sai quei momenti in cui tuə figliə entra in modalità "dramma shakespeariano"? Lacrime, urla, il mondo che sembra crollare? E tu lì, a chiederti cosa sia andato storto.


Oggi ti parlerò di uno strumento che potrebbe esserti utile: la piramide dei bisogni di Maslow. Sì, quella teoria che dice che tutti gli esseri umani hanno una gerarchia di bisogni da soddisfare, a partire dai più basilari come il sonno e il cibo, fino a quelli più complessi, come il bisogno di sentirsi amati e compresi.


1️⃣Bisogni fisiologici (fame, sonno, stanchezza)

Spesso, le crisi sono scatenate da necessità fisiche non soddisfatte. È come quando noi siamo irritabili perché affamati o esausti.

👉 Domande: In questo momento, potrebbe avere fame o sete? È stanco o ha bisogno di riposare?


2️⃣Bisogno di sicurezza

Tuə figliə potrebbe sentirsi insicuro, sopraffatto o spaventato. L’insicurezza aumenta la percezione di pericolo e rende più difficile la gestione delle emozioni.

👉 Domande: Cosa potrebbe averlo fatto sentire minacciato o a disagio? Posso rassicurarlo in qualche modo, con la mia presenza o con gesti affettuosi?


3️⃣Bisogno di appartenenza e amore

Durante una crisi, tuə figliə potrebbe sentirsi isolato o incompreso. Il bisogno di connessione emotiva diventa fondamentale.

👉 Domande: Sta cercando di attirare la mia attenzione per sentirsi ascoltatə? Posso mostrargli che sono qui, senza giudicarlə?


4️⃣Bisogno di stima

Se si sente frustratə o incapace di gestire qualcosa, potrebbe esplodere in una crisi per la percezione di fallimento o mancanza di controllo.

👉 Domande: Sta provando frustrazione per non riuscire a fare qualcosa? Come posso aiutarlo a sentirsi più competente e valorizzato?


5️⃣Bisogno di autorealizzazione

In alcuni casi, le crisi nascono quando tuə figliə non riesce a esprimere pienamente i propri desideri o le proprie passioni.

👉 Domande: Sta cercando di affermare se stessə o un suo desiderio? Posso aiutarlə a trovare un modo per esprimere ciò che desidera?



 

E tu, come ti senti durante la crisi?


💡 Diciamocelo: per noi genitori non è proprio una passeggiata vivere le emozioni dei nostri bambini. Quando sono nel pieno della crisi, questa può generare un’intera tempesta emotiva anche dentro di noi.

Magari ti senti frustratə, impotente, sopraffattə, ma anche nervosə, irritatə, spazientitə con quel pensiero martellante che dice: "Ma perché non si calma? Non ce la faccio più!"

Tranquillə, non c’è niente di strano. Le emozioni dei nostri figli sono contagiose, e la nostra mente è tende a reagire con ansia o rabbia alle crisi, soprattutto quando ci sentiamo senza controllo.


Ma qui entra in gioco un principio fondamentale: riconosci le tue emozioni e non combatterle.

Prenditi un secondo per riflettere (Tanto, ammettiamolo, la crisi di tuə figliə sta andando avanti comunque. Non cambierà molto se ti prendi qualche secondo per dedicarti a te stessə.)

Prendersi consapevolmente questo spazio ti aiuta a non farti travolgere.

Chiediti:

🔴Cosa provo dentro?

🔴Quale emozione sto sentendo nel mio corpo? In che punto la percepisco?

🔴Qual è la paura più grande che sto affrontando ora? (Es.: essere giudicatə, non essere all'altezza...)


Ti lascio alcuni mantra da ripeterti in quelle situazioni. Prendine uno in prestito, adattalo, modificalo. Sentilo tuo.

💞Se io sto facendo fatica, lui o lei ne sta facendo di più. (questo è il mio matra best ever 😊)

Riconosci che anche tuə figliə è travolto dalle emozioni e ha bisogno di supporto per uscirne.

💞Non devo aggiustare la situazione, devo solo esserci.

La tua presenza calma e accogliente è spesso la soluzione più efficace.

💞Il suo cervello è in modalità tempesta, non può ragionare ora.

È inutile spiegare o cercare soluzioni razionali nel pieno di una crisi, ha bisogno prima di sentirsi al sicuro.

💞Le emozioni non sono sbagliate, devono solo essere espresse.

Le crisi non sono un segno di fallimento, ma una richiesta di aiuto per gestire emozioni travolgenti.

💞Un respiro per me, un respiro per lui o lei.

Prenditi un momento per respirare profondamente. Calmare te stessə aiuta anche tuə figliə a regolare le sue emozioni.



 

Strategie controintuitive: andare verso l’emozione


Eccoci arrivati al dunque, Caro Genitore, perchè so che a volte abbiamo bisogno di spunti pratici per poter aggiustare il tiro e trovare il nostro modo personale per "stare" nella crisi.


🌀 Ecco un’idea che potrebbe sorprenderti: a volte, il miglior modo per uscire dalla crisi è attraversarla. Spesso tendiamo a distrarre tuə figliə o a minimizzare, sperando che l’emozione si dissolva magicamente. Ma questa strategia, nel lungo termine, può rivelarsi inefficace.

Invece, prova a fare qualcosa di inaspettato: amplifica l’emozione insieme a lui o lei. Se è arrabbiatə, potresti dirgli: "Ok, vedo che sei super arrabbiatə! Mostrami quanto sei arrabbiato, voglio vedere tutta la tua forza!" Sembra assurdo? Forse sì, ma spesso questa tecnica permette al bambino di sentirsi compreso e di utilizzare il corpo abbassando automaticamente l’intensità dell’emozione.


🌀 Un'altra strategia controintuitiva è il silenzio consapevole. A volte, restare presenti senza dire nulla – magari con un abbraccio (se il bambino lo desidera; non a tuttə piace essere toccatə durante una crisi) – o con uno sguardo rassicurante, comunica più di mille parole. Non hai bisogno di riempire il silenzio con soluzioni: lascia che il bambinə senta che tu ci sei, senza pressione.


🌀 In ultimo potresti provare col ricatturare la sua attenzione attraverso domande. Presta attenzione al suo stato emotivo e scegli le domande con cura. Domande come "Perché stai piangendo?" o "Cosa c’è che non va?" rischiano di aumentare la frustrazione, perché il bambinə in quel momento non è in grado di dare risposte logiche. In questa fase, ha bisogno più di comprensione che di spiegazioni.


Ecco alcune domande semplici e concrete che possono aiutare a riportarlo al presente:

Domande di stimolo sensoriale - Queste domande spostano l’attenzione su qualcosa di concreto e visibile.

"Senti il tuo cuore che batte? Riusciamo a contare insieme i battiti?"

"Che forma ha questa emozione? Di che colore è?"


Domande sulla respirazione - Proporre un’attività di respirazione in modo giocoso può aiutare il bambino a calmarsi.

"Vuoi provare a fare il respiro del drago insieme a me?"


Domande di validazione emotiva - Queste domande mostrano al bambino che le sue emozioni sono accettate e possono essere espresse senza giudizio.

"Sei arrabbiatə/triste? Ti va di dirmi quanto è grande questa emozione con le mani?"



 

Le risorse che hai già e quelle che puoi costruire


🛠️ Sicuramente hai già provato diverse strategie. Magari alcune hanno funzionato, altre meno. È importante riconoscere le tue risorse attuali:

Quali approcci, anche minimi, hanno funzionato?

Ci sono stati in passato segnali che possono aiutarti a prevedere una crisi in futuro?

Cosa, nel tuo modo di rispondere, ha avuto un impatto positivo e vorresti ripetere?


Un’altra riflessione utile è: quali strumenti potresti costruire per il futuro?

Ecco qualche idea:

  • Creare un "angolo della calma" dove il bambino possa ritirarsi per ritrovare la serenità.

  • Introdurre un rituale di connessione, come leggere una storia insieme prima di affrontare situazioni potenzialmente stressanti.

  • Insegnare tecniche di respirazione giocose, come “gonfiare il palloncino” (inspira profondamente e soffia fuori come se stessi gonfiando un palloncino).


Ogni volta che accompagni tuə figliə in una crisi, gli stai insegnando come affrontare le emozioni.

Non cercare di cambiare tutto subito. Parti da un piccolo passo: magari una frase nuova da usare, un momento di silenzio consapevole o semplicemente il concederti di essere presente senza aspettative.



 

Prima di salutarci...


🌱 Siamo arrivati alla fine, Caro Genitore, e come avrai capito non esiste una soluzione rapida e definitiva: le crisi emotive fanno parte del percorso di crescita, e tu stai facendo un lavoro incredibile.


Se desideri evolvere come genitore, se desideri trovare i tuoi strumenti e le tue risorse per attraversare le crisi, possiamo farlo insieme attraverso il percorso Evolution Parents. Trovi tutto qui.

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A presto.

Silvia.


 

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